Il legislatore, nell’articolo 107 del D.Lgs. 81/08, ha provveduto a dare un’esatta definizione di lavoro in quota, quale “attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile“.
Inoltre, il lavoro in quota rientra nell’elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori dell’ALLEGATO XI del D.Lgs. n. 81/2008: “Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondità superiore a m 1,5 o di caduta dall’alto da altezza superiore a 2 metri, se particolarmente aggravati dalla natura dell’attività o dei procedimenti attuati oppure dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell’opera”.
Le attività in quota riguardano svariate situazioni e non solo le coperture dei fabbricati, soprattutto in ambito industriale.
Si tratta di operazioni ad alto rischio e spesso coinvolgono anche personale esterno. In ogni caso, però, il datore di lavoro e committente hanno degli obblighi ben precisi per rendere il rischio accettabile, anche nei confronti delle imprese appaltatrici.
Grazie all’esperienza decennale maturata, Lazzaroni S.r.l. offre soluzioni su misura sia in ambito industriale che civile, rispettando due requisiti indispensabili: ergonomia e sicurezza. Partendo da un’attenta valutazione dei rischi e potendo attingere ai vari prodotti presenti sul mercato senza “limiti di catalogo”, riesce a studiare la giusta soluzione per ogni esigenza e proporre un servizio completo.
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